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Profilo Aziendale

BUSINESS INTELLIGENCE

Business Intelligence

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Le informazioni giuste al momento giusto Competitività, predisposizione al cambiamento, velocità di reazione alle sfide del mercato sono requisiti necessari che un’azienda deve soddisfare per sopravvivere in una realtà in continua evoluzione. Il valore aggiunto che le viene richiesto è l’agilità, per anticipare le nuove tendenze e le potenziali opportunità, modellare tempestivamente la strategia di business, ottimizzare e tagliare i costi. La premessa di questa capacità risiede in un’infrastruttura in grado di trasformare i dati che un’organizzazione produce quotidianamente in informazioni accurate da rendere disponibili alle risorse che ne hanno bisogno, ogniqualvolta ne necessitino. Soluzioni di Business Intelligence sono la chiave per analizzare tali dati - finanziari, operativi, amministrativi, anagrafici - e sfruttarli per un efficace processo decisionale. Spesso queste soluzioni si basano su prodotti e tecnologie già presenti in azienda: non richiedono pertanto grandi investimenti e si adattano rapidamente alle crescenti esigenze aziendali. Massima affidabilità per le applicazioni critiche I cosiddetti sistemi mission critical, concernenti informazioni, attrezzature o risorse essenziali per la corretta operatività di un’azienda, pretendono massima disponibilità, sicurezza dei dati e solidità delle prestazioni. Ci sono applicazioni che richiedono infrastrutture ad alta affidabilità in grado di gestire ingenti quantità di informazioni, scongiurare blocchi delle attività o sovraccarichi e garantire massima operatività, sempre. Le soluzioni consentono la misurazione delle prestazioni aziendali e permettono l’integrazione tra informazioni di natura differente, allo scopo di evidenziare punti deboli, possibili problematiche e nuove opportunità. Plus 1 garantisce velocità e trasparenza e conferisce ai Direttori Finanziari una visione actionable insight, che supporti le iniziative di business.

SICUREZZA INFORMATICA E DIGITAL FORENSICS

SICUREZZA INFORMATICA E DIGITAL FORENSICS

La consapevolezza, la formazione, il continuo aggiornamento professionale e la consulenza sono gli strumenti più efficaci per far fronte ai problemi della sicurezza informatica. Plus 1 fornisce servizi di sicurezza e professional consulting, strategici ed indipendenti per le informazioni globali dell’era delle TLC a Convergenza Totale (TLC/TC) in cui ci stiamo addentrando, sia come consumatori che come sviluppatori e fornitori. La nostra esperienza e l’elevata professionalità delle risorse impiegate ci vedono impegnati sul mercato come leader nella Sicurezza Pro-attiva, nella Sicurezza di Processo e nella Formazione. Plus 1 è sicurezza informatica nel mondo contemporaneo reso globale dai media tecnologici la sicurezza dei dati, delle informazioni veicolate o conservate in hardware, software e nelle architetture informatiche, risulta un elemento fondamentale per garantire il funzionamento e lo sviluppo di qualsiasi ente od organizzazione, sia questa pubblica o privata.
Capacità di diagnosi, conoscenza delle reti informatiche, orientamento alla soddisfazione della clientela e tensione all’innovazione sono le caratteristiche del nostro staff. Plus 1 investe significativamente sulle proprie Risorse Umane, in termini di conoscenze, professionalità e flessibilità, sia fornendo loro un contesto formativo permanente a fronte della continua evoluzione del mondo ICT e del costante aggiornamento del mercato e delle esigenze della clientela, sia nella ricerca di persone con un significativo know how e con forti potenzialità. Valutazione tecnologica e organizzativa del livello di sicurezza di un ambito definito, al fine di prevenire l’insorgere di problematiche e supportare il Cliente nella migliore gestione di quelle individuate.

 

– Vulnerability Assessment;
– Penetration Test ed Ethical Hacking;
– Security Evaluation;
– IT Risk Management;
– Security Audit;
– Consulenza in ambito di digital forensics per privati, enti pubblici, forze dell’ordine e magistratura. Ricerche su media digitali per identificare evidenze al fine di provare reati quali frodi o spionaggio industriale;
– Collection & Acquisition ; Analysis; Network Forensics; Mobile Forensics;
– Data Recovery; Law enforcement Private companies;

 

STALKING

COS’ E’ LO STALKING?
Lo stalking, derivato dal linguaggio venatorio (fare la posta), è un fenomeno conosciuto anche come “sindrome del molestatore assillante”, “inseguimento ossessivo” o anche obsessional following.
In Italia è stata data la definizione di “molestie assillanti”, concetto che richiama un insieme di comportamenti intrusivi e reiterati di sorveglianza, controllo, ricerca di contatto e comunicazione, nei confronti di una vittima, che risulta infastidita e/o preoccupata da tali attenzioni e comportamenti non graditi.

La maggior parte delle vittime di Stalking è di sesso femminile, ma anche una percentuale di soggetti di sesso maschile, seppure in minore quantità, è soggetta nell’arco della propria vita ad una campagna di persecuzione con molestie assillanti. I casi più frequenti riguardano ex partners che non accettano la fine di una relazione intima e cercano di ristabilire un rapporto, mentre risultano assai meno numerosi i casi di competenza psichiatrica e quelli che riguardano fans di celebrità. E’ possibile effettuare una classificazione di molestatori in diverse tipologie sulla base delle motivazioni all’avvio delle condotte moleste, del tipo di relazione precedente con la vittima, della presenza di disturbi psichiatrici ed eventualmente del tipo di violenza.

Le tipologie individuate sono quelle:


del rifiutato (ex partner);
del rancoroso (cliente insoddisfatto di un qualche fornitore di servizi);
del molestatore in cerca di intimità (soggetto con un elevato grado di isolamento sociale e scarse competenze relazionali);
del corteggiatore inadeguato (incompetenza circa le regole sociali del corteggiamento);
del predatore (il più pericoloso, per i maggiori rischi di natura sessuale e/o omicidiaria per la vittima).

Per quanto riguarda le popolazioni a rischio di diventare vittime di questo tipo di persecuzione si segnalano l’appartenenza al genere femminile, gli studenti ed in genere coloro che risultano impegnati in c.d. helping professions (medici,infermieri,insegnanti, avvocati).

La dinamica delle molestie assillanti si presenta multiforme e complessa così come le relazioni che si instaurano tra le persone e chiama in causa il genere, le professioni ed i ruoli sociali, le difficoltà relazionali ed il significato delle comunicazioni, che non sono percepite in maniera univoca.

Ciò risulta particolarmente evidente specie Se si considera che lo stalking può essere integrato da un insieme di azioni moleste ed intrinsecamente illecite, ma anche da condotte di per se stesse neutre, se non addirittura gradevoli, che però diventano “moleste” per la mancata accettazione da parte del destinatario.

Il fenomeno, anche quando le molestie non sono accompagnate da minacce o da violenza, può comportare severe conseguenze per la vittima, di varia natura e certamente meritevoli di molta attenzione.

Lo Stalking

Consiste in ripetuti comportamenti di controllo e molestie su una vittima designata. I comportamenti di stalking si distinguono in indiretti (telefonate, invio di e-mails, pedinamenti, appostamenti, distruzione di oggetti che appartengono alla vittima, uccisione dei suoi animali domestici ecc.) e diretti (vicinanza fisica in pubblico, condotte minacciose a distanza ravvicinata). La vittima che subisce questi atti si sente privata anzitutto della libertà psicologica, oltre che fisica, soprattutto se queste attenzioni del suo persecutore sono ossessive, non gradite e generano in lei fastidio e preoccupazione.
I comportamenti dello stalker nascono piuttosto da lucidi desideri di vendetta o di controllo sulla vita della vittima, magari perrecuperare una relazione ormai finita, oppure per allontanare la vittima dalla frequentazione di un nuovo partner, per convincerla a cambiare determinate scelte. Altre volte si tratta di molestatori sessuali abituali o di corteggiatori maldestri, che non si rendono conto di essere invadenti e inopportuni.
Perché vi sia “stalking” le minacce, i pedinamenti e le molestie devono durare per un periodo minimo di quattro settimane e replicate per un numero minimo di dieci manifestazioni. I comportamenti devono essere consapevoli, intenzionali e ripetuti.

Ma quand’è che un corteggiamento assillante, delle attenzioni ossessive si trasformano in stalking?

Lo stalkers nella manifestazione dei suoi comportamenti è, generalmente, spinto da diverse motivazioni tra cui le più frequenti sono:

– il desiderio di avvicinare qualcuno dal quale è attratto in maniera ossessiva,
– la voglia di riallacciare una relazione con un ex partner,
– la conquista ad ogni costo o il tentativo assillante di iniziare una relazione d’amore,
– il desiderio di vendetta per un presumibile torto subito, (da un ex collega di lavoro, cliente o fornitore, partner).

In ogni caso, la vittima, non è vissuta dal molestatore come un soggetto, una persona conosciuta ed apprezzata, ma diviene l’oggetto, il “mezzo” attraverso cui placare le proprie pulsioni, e soddisfare il bisogni di riconoscimento e di attenzione. Per raggiungere i suoi scopi, lo stalker mette in atto una seri di comportamenti fastidiosi e molesti nei confronti della vittima designata:

– comunicazioni non desiderate: generalmente l’attenzione è posta sulla vittima, ma a seconda dei casi, lo stalker, manifesta comportamenti invadenti anche con i famigliari e gli amici della vittima. Lettere,telefonate, sms, mail, sono tra gli strumenti maggiormente utilizzati.

– contatti non desiderati: il molestatore cerca di pedinare la vittima, la segue sul posto di lavoro, l’aspetta sotto casa, frequenta i posti della vittima come il bar o la palestra, fino a cercare di inserirsi nella rete sociale della vittima, per poi entrare nella sfera personale con spedizioni di regali non desiderati, messaggi sulla macchina della vittima, messaggi o scritte sui muri fuori dall’abitazione e dove è possibile la cancellazione di servizi come abbonamenti postali a riviste o servizi fondamentali, quali luce, gas, telefono etc.

Un comportamento normale diviene stalkingquando non si accettano i ripetuti no, quandolo stalker non accetta il rifiuto da parte dell’altra/o, non accettando la mancanza di interesse, oppure non accettando la fine di unarelazione; le ricerche empiriche individuano patologico un comportamento insistente e reiterato dopo due settimane, se la vittima ha manifestato il proprio disinteresse e il desiderio di essere lasciata in pace. E’ allora, infatti, che i comportamenti messi in atto dallo stalker non vengono più vissutidalla vittima come semplici manifestazionidi interesse nei suoi confronti, ma cominciano a destare in questa fastidio, paura, ansia e/o fobie.

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MOBBING

MOBBING

Il mobbing è un vocabolo ormai molto conosciuto all’interno del mondo lavorativo e si riferisce a quel complesso di azioni e reazioni che ha luogo in una situazione di terrorismo psicologico esercitato sul posto di lavoro, ai danni di uno o più lavoratori. E’ un fenomeno molto ampio che porta ad effetti estremamente dannosi sia per il lavoratore mobbizzato che per il benessere dell’intera Azienda, in quanto può generare conseguenze estremamente deleteri che portano all’assenteismo eccessivo, agli sbalzi di produzione e produttività, agli infortuni, alle dimissioni apparentemente immotivate e ai contrasti all’interno del clima di lavoro. Le condotte presenti all’interno di un comportamento mobilizzante per arrivare allo scopo di danneggiamento di un lavoratore, possono essere molteplici:

Semplice emarginazione;
Diffusione di maldicenze;
Continue crit
iche e sistematiche persecuzioni;
Assegnazione di compiti dequalificanti;
Compromissione dell’immagine sociale nei confronti di clienti e superiori;
Sabotaggio del lavoro;
Azioni illegali.

I Predetti comportamenti ai danni del lavoratore sono estremamente subdoli e aggressivi,ma perché si possa parlare di mobbing è necessaria anche la presenza di una componente frequenziale continuativa dell’attività vessatoria, che deve essere messa in atto con metodicità. Gli abusi psicologici da parte del mobber nei confronti della vittima, hanno lo scopodi isolare il lavoratore e creare una conseguenza di allontanamento definitivo dal posto di lavoro da parte del lavoratore stesso, o comunque di impedirgli di esercitare l’attività lavorativa. Il mobbing può essere esercitato sia dai datori di lavoro verso i dipendenti per indurlia licenziarsi da soli, quindi per schivare eventuali problemi sindacali, sia dai colleghi di lavoro verso un altro collega per motivi di concorrenza e per far ricadere nella vittima disorganizzazioni lavorative; oppure condotte mobilizzanti possono essere messe in atto per problematiche legate all’occupazione e al ridimensionamento dell’organico, in particolare il ridimensionamento delle aziende private e pubbliche e alla fusione di società dello stessosettore che generano competitività e conflittualità sul posto di lavoro. Plu1 si propone come punto di riferimento per i lavoratori che pensano di essere vittime di mobbing, cercando di offrire un intervento mirato a contrastare tutte le problematiche che derivano da abusi moralio psichici, che inducono il soggetto ad un allontanamento dall’attività lavorativa. Grazie al servizio di Consulenza, gli operatori esperti nel settore saranno in grado di analizzare tuttiquegli aspetti psicologici che riguardano i danni causati da condotte mobilizzanti che sono lesive della dignità personale e professionale. Attraverso l’attività investigativa si cercheràinvece di raccogliere, verificare e produrre elementi probatori che possano Individuare condotte persecutorie protratte a danno del lavoratore dipendente.

 

TUTELA MINORI

TUTELA MINORI

Con il termine bullismo si indica generalmente nella letteratura psicologica internazionale «il fenomeno delle prepotenze perpetrate da bambini e ragazzi nei confronti dei loro coetanei soprattutto in ambito scolastico. In particolare con il termine bullismo si intende riunire aggressori e vittime in un’unica categoria» Il bullismo per essere definito tale deve presentare tre caratteristiche precise:

Intenzionalità;

Persistenza nel tempo;

Asimmetria nella relazione;

Vale a dire un’azione intenzionale, eseguita al fine di arrecare danno alla vittima; ripetuta nei confronti di un particolare compagno; caratterizzata da uno squilibrio di potere tra chi compie l’azione e chi la subisce.
Il bullismo, quindi, presuppone la condivisione del medesimo contesto. Esistono diversi tipi di bullismo, che si dividono principalmente in bullismo diretto e bullismo indiretto. Il bullismo diretto è caratterizzato da una relazione diretta tra vittima e bullo e a sua volta può essere catalogato come:

bullismo fisico:

il bullo colpisce la vittima con colpi, calci o spintoni, o la molesta sessualmente;

bullismo verbale:

il bullo prende in giro la vittima, dicendole frequentemente cose cattive e spiacevoli o chiamandola con nomi offensivi, sgradevoli o minacciandola, dicendo il più delle volte parolacce e scortesie;

bullismo psicologico:

il bullo ignora o esclude la vittima completamente dal suo gruppo o mette in giro false voci sul suo conto;

cyberbullying o bullismo elettronico:

il bullo invia messaggi molesti alla vittima tramite sms o in chat o la fotografa/filma in momenti in cui non desidera essere ripreso e poi invia le sue immagini ad altri per diffamarlo,per minacciarlo o dargli fastidio.
Il bullismo indiretto è meno visibile di quello diretto, ma non meno pericoloso, e tende a danneggiare la vittima nelle sue relazioni con le altre persone, escludendola e isolandola per mezzo soprattutto del bullismo psicologico e quindi con pettegolezzi e calunnie sul suo conto.
Il bullismo non esiste solo a scuola, ma ha delle degenerazioni come il nonnismo e si collega a tutte le violenze che hanno in comune il considerare l’altra persona (quella che subisce) come un oggetto. A differenza di quanto si pensi, il bullismo è un fenomeno che riguarda sia
maschi che femmine, ma nei due sessi si esprime in due modi differenti.
Una prima distinzione di variabili di bullismo è in base al sesso del bullo: i bulli maschi sono maggiormente inclini al bullismo diretto, mentre le femmine a quello indiretto.
Per quanto riguarda invece l’età in cui si riscontra questo fenomeno, si hanno due diversi periodi. Il primo tra i 12 e i 14 anni di età, mentre il secondo tra i 14 e i 18, ma negli ultimi anni si sono riscontrati fenomeni di bullismo anche tra i ragazzi di 11 e 12 anni.
Infine i luoghi teatro di fenomeni di bullismo sono principalmente luoghi di raccolta di giovani, e quindi scuola e fuori scuola.
Le cause primarie di questo fenomeno sono da ricercarsi non solamente nella personalità del giovane bullo, ma anche nei modelli familiari sottostanti, negli stereotipi imposti dai mass- media, nella società di oggi a volte disattenta alle relazioni sociali.
L’enorme eco che gli episodi di bullismo hanno ottenuto in quest’ultimo anno sui mass-media segnala la diffusione, nell’opinione pubblica, di una crescente consapevolezza del problema.
È di fondamentale importanza, infatti, che tutti riconoscano la gravità degli atti di bullismo e delle loro conseguenze per la crescita sia delle piccole vittime, che nutrono una profonda sofferenza, sia dei piccoli prevaricatori, che corrono il rischio di intraprendere percorsi caratterizzati da devianza e delinquenza. Il bullismo, a differenza del vandalismo e del teppismo, si presenta come una forma di violenza antitetica a quelle rivolte contro le istituzioni e i loro simboli (docenti o strutture scolastiche): queste ultime sarebbero estroverse, dove il bullismo è invece introverso, una sorta di cannibalismo psicologico interno al gruppo dei pari. Inoltre è da sottolineare come quasi sempre, in particolare nei casi di ostracismo, l’intera classe tende ad essere coinvolta nel bullismo, attivo o passivo, rivolto verso le vittime del gruppo, tramite meccanismi di consenso, più o meno consapevole, non solo nel timore di diventare nuove vittime dei bulli, o per mettersi in evidenza nei loro confronti, ma perché questi spesso riescono ad esprimere sia pur in negativo, attraverso la designazione della vittima quale capro espiatorio, la cultura identitaria del gruppo.
Plus 1, grazie ad un Know How altamente specializzato in ambito psicologico minorile, esprime consulenza e sostegno alle vittime del bullismo, ed una serie di servizi investigativi per la tutela del minore e per il controllo sociale di tale fenomeno:

assistenza, ascolto e consulenza del disagio psicologico presente, in seguito a perpetrate situazioni vittimologiche;

individuazione di strategie di intervento sul fenomeno, promozione e diffusione dell’iniziativa sul territorio e presso le realtà formative e ludiche;

Realizzazione di un Forum itinerante, per coinvolgere tutte le componenti che si incontrano nel mondo della scuola, dai Dirigenti agli insegnanti, dai ragazzi ai genitori per ottenere un effetto di “inseminazione positiva” della realtà scuola nel suo complesso, divulgare corrette informazioni sul fenomeno e fornire uno strumento di conoscenza dei servizi di assistenza attivati dalla nostra azienda;

Servizi e Consulenze sulla Tutela del Minore. Plus 1, può contare su un pool di operatori specializzati in diversi campi applicativi e con una significativa esperienza nel settore della Psicologia Criminale ed Investigativa, Scolastica, dello Sviluppo e dell’Educazione. Inoltre, “Plus 1 – Management & Consulting” esprime una maturata esperienza in ambito psico-giuridico minorile per la prevenzione e il recupero della devianza e della criminalità minorile, sviluppando servizi e consulenze per la Tutela del minore, in ogni contesto di sviluppo e di crescita. Oggi il minore, sopratutto durante il processo di maturazione adolescenziale, è sottoposto ad un periodo di transizione dall’infanzia all’età adulta, fortemente segnato dai primi sintomi della pubertà e faticosamente sottoposto a continue esperienze emozionali molto intense, con continui cambiamenti nelle re- lazioni sia con le persone con cui si è abitualmente in contatto, sia con gli estranei. Di tali mutamenti, l’adolescente ne è consapevole, e, quindi, tende a modificare il proprio atteggiamento verso se stesso e verso gli altri: cerca autonomia dalla famiglia, adotta differenti e discutibili stili di comportamento ma, soprattutto, mette in discussione sistemi di rappresentazioni e di schemi che hanno regolato fino a quel momento le relazioni dell’in- dividuo con il proprio corpo, con altri individui, con attività ed istituzioni sociali. E’ facile rendersi conto, quindi, di vivere in una società dove i giovani sono sempre più soggetti ad eventi che li portano a smarrirsi durante il loro percorso di maturazione; diventa necessario monitorare contesti sociali che conducono i ragazzi ad avere comportamenti de- vianti. Bisogna capire veramente quali sono le motivazioni e le situazioni che portano a questo disagio giovanile, e soprattutto occorre anche offrire delle possibilità concrete af- finché effettivamente i ragazzi abbiano possibilità di essere attori protagonisti del proprio contesto sociale.

Plus 1” per questi motivi, decide di offrire una serie di servizi di consulenza nei confronti delle Famiglie e delle Istituzioni, sulla tutela del minore in ogni contesto di appartenenza, operando, quindi, presso le strutture scolastiche, ludiche e sportive e nei vari contesti pub- blici di interazione tra i pari.

Elenco dei servizi

– gestione delle risorse umane e della formazione nelle istituzioni educative;

– controllo Assenteismo Scolastico;

– analisi e monitoraggio delle relazioni con i pari ed eventuali condotte antisociali:

Uso di Sostanze Stupefacenti;

Uso Di Alcool;

Condotte Criminose e/o Devianti;

Cattive Amicizie;

– gestione della prevenzione nelle istituzioni scolastiche nei diversi ordini e gradi;

uso di tecniche di valutazione ed intervento relativamente ai processi di apprendimento e di socializzazione, normali e problematici, di individui e gruppi nella scuola e in altre istituzioni educative, ed alla formazione in strutture pubbliche e private;

monitoraggio con tecnologia avanzata del minore nei contesti di vita quotidiana;

comunicazione di informazioni utili alla prevenzione del disagio e alla crescita della qualità della vita;

prevenzione e recupero della devianza minorile;

valorizzazione delle risorse personali-familiari, sociali e ambientali;

osservazione della personalità del minore, nei contesti sociali;

interazione con i Servizi Minorili della Giustizia (I.P.M.– C.P.A.–Comunità-U.S.S.M.) e con i Servizi Territoriali;

collaborazione funzionale con l’Autorità Giudiziaria Minorile;

svolgimento di colloqui psico-diagnostici con minori;

lavoro di programmazione in equipe multi-professionale, attuando un efficiente controllo dei minori nell’ambito di un intervento finalizzato al cambiamento, garantendo ad ogni singolo utente un progetto individualizzato che tenga conto delle reali risorse personali, creando una rete di relazioni, con figure e ruoli significativi, per garantire la realizzazione del pro- getto personale.

Accertamento, con tecniche specifiche, di processi di interazione fra soggetti in età di sviluppo ed insegnanti, monitoraggio dei processi di sviluppo anche ai fini della identificazione e prevenzione del rischio psicologico-sociale, uso di strumenti di valutazione specifici per le diverse età, con metodologie atte a sviluppare strumenti di valutazione necessari per obiettivi particolari. individuazione dei fattori dell’ambiente di apprendimento che possono facilitare o ostacolare l’apprendimento, la motivazione, il benessere degli studenti e, in generale, di chi impara;

coordinazione e interpretazione delle informazioni provenienti dall’applicazione di strumenti di valutazione psicologica di varia natura, atte a rilevare i principali problemi connessi alla sfera affettiva, cognitiva e relazionale che il minore presenta in contesti come scuola, famiglia, comunità.

SICUREZZA DELLE COMUNICAZIONI

SICUREZZA DELLE COMUNICAZIONI

PLUS 1 conosce molto da vicino il mondo delle aziende, e sa bene che la riservatezza delle informazioni condivise costituisce in questo ambiente un valore inestimabile, ancor più che in altri contesti. Quando si pensa alla sicurezza aziendale, vengono subito in mente parole come “firewall” e “antivirus”, e si è portati a credere che il dipartimento IT dell’azienda possa efficacemente occuparsi di tutti gli aspetti che riguardano la sicurezza nello scambio delle informazioni. Eppure le telefonate sono soggette allo stesso rischio di intercettazione delle email, e necessitano pertanto di adeguati dispositivi di protezione che le rendano sicure. Anzi, l’intercettazione di informazioni sensibili, che esse vengano trasmesse via telefono cellulare o via email, è una pratica molto più semplice e diffusa di quanto si possa pensare.
PLUS 1 Security Suite è la soluzione per tutelare la confidenzialità della comunicazione aziendale: è la prima soluzione al mondo sicura di convergenza fisso-mobile, pensata per comunicare in totale privacy con i telefoni fissi e cellulare di tutta la rete aziendale, clienti compresi. Non è difficile immaginare quali e quanti danni potrebbero derivare ad un’azienda dall’appropriazione indebita di dati sensibili quali:

-brevetti aziendali;
-nuovi prodotti in fase di lancio;
– trattative riservate;
– strategie di mercato;
– informazioni riservate di M&A;

In quest’ottica, la protezione delle comunicazioni aziendali via telefono diviene un’esigenza primaria: un bene fondamentale la cui tutela e salvaguardia sono assolutamente strategiche.
PLUS 1 si rivolge a tutti quei professionisti che quotidianamente hanno la necessità di condividere informazioni riservate o estremamente personali con i propri partner e clienti. Le nostre soluzioni anti-intercettazione consentono di scambiare informazioni in tutta sicurezza, tramite telefono cellulare.

polizia delle comunicazioni, SICUREZZA DELLE COMUNICAZIONI, investigazioni

WHITE COLLAR

WHITE COLLAR

Il termine colletti bianchi (dall’americano white-collar worker) identifica quei lavoratori che svolgono mansioni meno fisiche, ma spesso più remunerate rispetto ai colletti blu che svolgono il lavoro manuale. Essi sono professionisti salariati (come certi dottori o avvocati), così come impiegati con funzioni amministrative. In alcuni studi i manager sono considerati come appartenenti ai colletti bianchi, in altri invece non vengono considerati come tali. Il nome deriva dalla classica camicia bianca che veniva indossata da questo tipo di lavoratori. Le camicie bianche si sporcano facilmente e quindi distinguono i lavoratori che “non si sporcano le mani”.
Da accennare anche un’espressione che ha origine da questo termine: White-collar_crimina (“reati (o crimini) dei colletti bianchi”), introdotta dal criminologo Edwin Sutherland nel 1939 si riferisce a reati, quasi sempre sottovalutati e impuniti, commessi dai professionisti dell’economia. Proprio questo tipo di reati solitamente utilizzati a vantaggio delle aziende dai propri Manager ultimamente si sono trasformati in reati contro l’azienda stessa. Appare evidente che tali reati spesso possano essere commessi anche da soggetti esterni alla azienda, ma sempre con conseguenze dirette per le aziende a titolo di esempio il medico che certifica malattie inesistenti ai dipendenti. Plus 1 naturalmente non poteva rimanere indifferente rispetto alla tutela aziendale contro tali reati e avendo maturato una lunga esperienza nella consulenza, analisi di tali problematiche è in grado di fornire un ampio contributo sia nella prevenzione che nella repressione di tali comportamenti. Supportata da personale qualificato e da tecnologie sempre più avanzate fornisce il piu alto grado di soluzioni e massima resa nei risultati.

 

PRE ASSUNZIONE

ASSUNZIONE

Il reperimento di nuove professionalità e risorse produttive fa parte di quelle attività nevralgiche nel business aziendale. In considerazione di ciò è del tutto ineluttabile ottenere informazioni sul “nuovo dipendente” per comprendere se vi siano controindicazioni nel suo inserimento in azienda. Un’attenta politica di screening pre-assunzione e di importanza cruciale per scegliere i propri collaboratori. Questo servizio può far risparmiare tempo e denaro ma soprattutto prevenire potenziali problemi sul posto di lavoro. La delicatezza dell’indagine viene gestita professionalmente da Plus 1 con la massima discrezione e confidenzialità e tutte le informazioni sono passate direttamente al cliente,consentendo al datore di lavoro di verificare l’effettiva veridicità delle informazioni inserite nei curricula degli aspiranti lavoratori, tracciare le abitudini e le frequentazioni, al fine di valutare l’idoneità del soggetto alla posizione professionale. Plus1 effettua un’attenta analisi sugli accertamenti che vengono svolti da esperti nel settore, in modo tale da garantire una preselezione dei potenziali dipendenti che possa portare al raggiungimento di risultati ottimali all’interno dell’Azienda Cliente che intenda effettuare assunzioni all’interno del proprio organico.

– Accertamento curriculum scolastico

– Accertamento appartenenza enti professionali

– Verifica attestati di servizio precedenti

– Indagine sulle referenze

– Verifica delle effettive ragioni inerenti alla cessazione di precedenti attività lavorative

– Verifica delle effettive retribuzioni precedenti

– Informazioni commerciali- Presenza d’eventuali azioni civili, fallimenti, ecc

– Informazioni specifiche su richiesta.

 

RECUPERO CREDITI E RINTRACCIO DEBITORI

RECUPERO CREDITI E RINTRACCIO DEBITORI

Molto spesso le aziende si ritrovano ad instaurare rapporti con clienti o partner commerciali e finanziari che risultano spesso essere insolventi. Altre volte è difficile per il creditore recuperare somme di denaro da parte dei soggetti insolventi che al momento della riscossione non si rendono disponibili o negano di essere proprietari di beni consistenti. Le attività che vengono svolte da operatori esperti nel settore possono essere di due tipi:

Recupero crediti stragiudiziale (Attraverso il quale si cerca di convincere il debitore a regolarizzare le proprie pendenze senza ricorrere all’attività giudiziale. In questo modo si può cercare di convincere il debitore a regolarizzare il credito previa comunicazione telefonica e/o scritta);

Recupero crediti giudiziale Attraverso il quale si applica la legislazione corrente in materia.
A partire da questo tipo di attività si potrà, da parte di un Giudice, effettuare una richiestadi liquidazione per sanare il debito). Lo scopo delle indagini sul recupero crediti è quello di rintracciare i soggetti con relative pendenze e individuare ogni tipo di proprietà possedutadagli stessi, in modo tale che si possa procedere o per via stragiudiziale o per via giudiziale al recupero dei crediti. Effettuare ricerche rigorose sui beni appartenenti ad un soggetto debitore è di estrema importanza, poiché in questo modo sarà possibile varare la possibilità omeno di effettuare un pignoramento sui beni oggetto d’indagini. Una volta effettuato il rintraccio del soggetto debitore si effettueranno accertamenti su mobili e/o immobili appartenenti al soggetto insolvente e si verificherà la presenza o meno di debitori che a loro voltahanno delle insolvenze con il soggetto. In caso sussista questa possibilità si procederà a contattarli. Infine si individueranno gli eredi dei soggetti debitori e si valuteranno le condizionipatrimoniali.
La consulenza di Plus1 prima, durante e dopo lo svolgimento delle suddette indagini risulta essere di grande importanza, al fine di garantire al cliente un intervento importante per far si che i crediti dovuti al creditore da parte del soggetto debitore possano essererecuperatiin maniera celere e precisa.

 

CONTROMISURE ELETTRONICHE

CONTROMISURE ELETTRONICHE

Plus 1 attraverso i propri consulenti e tecnici e in grado di garantire la Sicurezza e la Difesa della Privacy negli uffici, nelle stanze degli hotel, nelle abitazioni, in auto ed in tutti i luoghi in cui potrebbe celarsi una microspia, una telecamera o altri strumenti di controllo indesiderati. Le nostre attività di bonifica vengono forniti con strumentazione professionale e rilasciando al termine della bonifica certificazione delle attività svolte. Plus 1 e disponibile a convenzionare enti o a fornire contratti di consulenza annuali a prezzi particolarmente vantaggiosi.

CONTROMISURE ELETTRONICHE, bonifiche ambientali, electronic countermeasure